Tornano i Tre Allegri Ragazzi Morti e lo fanno con un album superlativo: con Garage Pordenone ci regalano una manciata di nuove canzoni che suonano un po' come il sunto della loro carriera.
I Subsonica chiudono trionfalmente la prima tranche del tour promozionale di Realtà Aumentata con l’abbraccio sincero e affettuoso del pubblico della loro città. Ecco come è andato il concerto di Torino.
Con Canzoni Per L'Inverno, Massimiliano Potena prova a raccontare le stagioni della sua vita, tra memoria e prospettiva, mescolando cantautorato italiano e suoni di matrice indie-rock e brit-pop.
A distanza di sette anni dalla pubblicazione di Damage and Joy, i fratelli Reid dei The Jesus and Mary Chain tornano con Glasgow Eyes.
Lo straordinario ritorno in full-lenght dei romani Frank Never Dies. Red Moon Rising inchioda all'ascolto con un lisergico mix di psichedelia '70 e post rock dalle tinte oscure.
Da Toronto il suono magico e lacerante di The Shadow Majlis, dream team di lusso tra leggende della musica contemporanea e artisti d'eccellenza accolti da ogni parte del mondo.
C’era molta attesa per il nuovo lavoro di Thomas Frank Hopper, musicista belga legato con un filo indissolubile a musicisti del periodo d’oro come Jimi Hendrix, Cream e Blue Cheer.
Dopo più di 40 anni di onorata carriera gli Einstürzende Neubauten non fanno più paura. E non lo fa nemmeno Rampen (apm: alien pop music), il loro ultimo disco. Ed è meglio così, datemi retta: il disco è un'esplosione di raffinata creatività.
Cult Black Venus, ovvero i disagi di un'infanzia solitaria in Siberia. Perfume è un viaggio nei meandri dell’inquietudine, che canta di amore e morte, definendo attimi di terrore che non sempre sono solo frutto dell’immaginazione.
Sbotto, il primo album del rocker milanese Andrea Dieci, tra amori litigarelli, riflessioni personali, buoni amici e il panino giusto per dimenticarsi dei problemi.
I Rikochet si dimostrano pienamente maturi e il loro Kinaesthesia Empathia non fa prigionieri, ricco com'è di sfumature interessanti.
Keine Strasse è il racconto visionario ed evocativo di un viaggio a ritroso nei domicili della memoria, tra garage punk, psychobilly, krautrock, shoegaze e contaminazioni arabeggianti.
I vicentini Bad Black Sheep sono un power-alterntive trio con i piedi ben piantati in Italia, ma con lo sguardo versi gli States. Hanno tutte le carte in regola per spaccare.
Da Bari con furore. Con questo slogan, valido per tutte le stagioni, potremmo definire i pugliesi Couchgagzzz che, con il loro sound abrasivo, in cui mescolano rock, punk e garage, riescono a regalarci della buona musica (retrò senza dubbio, ma decisamente piacevole).
Stoned Turtle: rimane sempre un piacere ascoltare band italiane che si muovono con destrezza nell’ampio volume del post grunge e dell’alternative metal.